Bullet Witch, sviluppato da Cavia, fu lanciato nel 2006 per Xbox 360 come una di quelle esclusive giapponesi che segnarono i primi anni di esistenza della console.
Con questo porting su PC, XSEED sottolinea che voleva portare “alle nuove generazioni di giocatori l’opportunità di sperimentare gemme nascoste del passato”, e Bullet Witch potrebbe essere un ottimo gioco da riproporre.
Bullet Witch non è un remaster ma un porting della versione Xbox 360. Tuttavia, tale edizione può essere definita come “edizione definitiva” perché include tutti i DLC. I costumi alternativi per Alicia sono disponibili sin dall’inizio e le missioni extra vengono sbloccate dopo aver completato la campagna principale.
TRAMA
GRAFICA E SUONI
La risoluzione è, ovviamente, migliore e gli effetti di luce sono stati leggermente ritoccati. Ci sono poche opzioni grafiche da usare (risoluzione, ombre, anti-aliasing e FPS), ma guardando il lato positivo, il gioco funziona bene anche su un PC con una modesta configurazione hardware.
Pur avendo i suoi 12 anni alle spalle, il personaggio principale, Alicia, presenta una figura vivacemente animata. Non assomiglia ad un personaggio plasticoso, ma più a una persona con caratteristiche reali. Non c’è molta variazione nemica, ma i loro design ha un aspetto davvero pauroso, anche se un pò pixellosi ai bordi. Il gioco ha, purtroppo, solo il doppiaggio in inglese, ma sono stati aggiunti i sottotitoli in italiano.
I suoni sono datati agli anni in cui il titolo uscì su console e, quindi, ci troveremo ad ascltare suoni di armi o lamenti di zombie a bassa qualità.
GAMEPLAY
Bullet Witch è uno sparatutto in terza persona che trae ispirazione da titoli come Devil May Cry e implementa le sue caratteristiche uniche come l’uso di incantesimi per abbattere un gruppo di nemici. Bullet Witch fu pubblicato tre anni prima dell’uscita della famosa Bayonetta, ed è chiaro da dove proviene l’ispirazione. L’azione e gli incantesimi magici sono tutti elementi da sperimentare insieme ai disegni dei personaggi che danno a Bullet Witch un aspetto diverso da altri sparatutto in terza persona.
Bullet Witch ha attirato la nostra attenzione perché mostrava molte promesse. Promesse non mantenute una volta caricato il gioco. Ci viene dato un assaggio agli ambienti distruttibili che hanno aggiunto al tema d’azione al gioco, ma il sistema magico è carente dat che spesso e volentieri ci ritroveremo ad utilizzare la nostra mitragliatrice. Bullet Witch non fornisce ai giocatori un incentivo per testare davvero le nuove meccaniche mentre progrediscono con la storia.
INFINE
Bullet Witch, per quanto bello esso sia, non lascia un’impronta indelebile come tanti altri titoli che segnano la “carriera” videoludica di un videogiocatore. Il gioco resta quello di 12 anni fa con solo qualche miglioria a livello di luci ed un porting per PC dopo così tanti anni dalla sua uscita può essere vista come uno spreco di risorse. Risorse che potevano essere impiegate nella realizzazione di altri titoli più moderni o miglirare la stabilità di quelli che già sono stati rilasciati.