Ci troviamo nella Seconda Guerra Europea: la Federazione Atlantica e l’Alleanza Imperiale sono bloccate in un conflitto, in cui combattono instancabilmente per mettere le mani nella scorta del nemico. Nel bel mezzo di tutto questo caos, una strana banda di disadattati combatte per la sicurezza dei loro amici e del loro paese.
Valkyria Chronicles 4 segna un ritorno forzato ma necessario alle radici della strategia che impone il franchising. Ripercorre il conflitto tematico centrale dell’originale Valkyria Chronicles , che rende una storia commovente senza perdere di vista ciò che ha reso la serie così popolare.
Valkyria Chronicles 4 è simile in quasi ogni singolo punto all’originale, tranne nel nome. La serie continua a rimanere fedele alla sua miscela di classici paesaggi artistici europei; ci sono colline, montagne innevate e vasti specchi d’acqua. Il gameplay è improntato ancora in un’esclusiva versione di giochi di strategia tradizionali che elimina il sistema di movimento come Fire Emblem, preferendo invece affidarsi a un mix di tattiche a turni e combattimenti in tempo reale.
Nel secondo atto, Valkyria Chronicles 4 ha deciso di giocare il resto delle sue carte. L’ambientazione si sposta nelle regioni artiche sotto il controllo imperiale dove la Squadra E è incaricato del compito, apparentemente impossibile, di vincere la guerra da sola.
La storia calpesta anche un territorio più interessante, stabilendo una serie di colpi di scena che fanno restare il giocatore a bocca aperta.
La struttura di combattimento è più o meno la stessa. Ad ogni turno, ai giocatori viene concessa una manciata di CP (o punti di comando), che determinano il numero di mosse che puoi fare.
Alcune azioni costano più CP di altre, ma per la maggior parte, un punto per azione è lo standar presente nel gioco. Il CP totale è influenzato da diversi fattori, in particolare il numero di membri chiave della squadra che hai sul campo.
Una volta selezionato un personaggio dal menu che mostra la panoramica del campo, la telecamera passa sul personaggio scelto in una visuale in terza persona con il quale il giocatore può muoversi come si farebbe in un qualsiasi sparatutto in terza persona.
La distanza di movimento è determinata da AP (punti azione), con alcune classi che hanno più AP rispetto alle altre classi più lente (elemento del gioco che ho odiato, forse perchè abituato a non avere limiti di distanza percorsa) .
Oltre al movimento, ai personaggi è consentita un a singola azione ad ogni turno: tiro, guarigione, esplosione, ecc. In questa fase si dovrà stare attenti ai nemici che possono rivelarti e successivamente sparare al personaggio. Il tuo turno finisce quando finisci il CP e la squadra nemica prende il turno. Biosgnerà, inoltre, soddisfare le condizioni di vittoria prima che siano passati i 20 turni.
Le classi scout, Assaltatori, Ingegneri, Cecchini e lanciatori fanno il loro ritorno, ma Valkyria Chronicles 4 aggiunge la classe granatiere, unità backline a movimento lento che lancia granate a distanza per sterminare il personale nemico e le armature.
Alcune seccature come hitboxes su ostacoli e nemici e valori di danno errati spesso puniscono i giocatori che mettono la precisione durante il gioco e finiscono per sprecare CP prezioso.
Il gioco presenta dialoghi davvero troppo lunghi lasciandoti, successivamente, ad un gameplay penalizzato dalle diverse problematiche che sono state descritte prima.
Valkyria Chronicles 4 è un buono gioco di ruolo se sei un fan del genere GDR tattico. Mentre soffre di una partenza lenta e di alcuni altri ostacoli trova, con l’avanzare della storia, la sua strada e mantiene le sue promesse con una seconda parte decisa e forte.