Dopo aver sconvolto il proprio pubblico con stagioni sempre più crude, Black Mirror arriva sul piccolo schermo con un film interattivo: Bandersnatch. Cosa si cela dietro questa avventura a metà tra pellicola e librogame? Scopriamolo insieme con queste piccole curiosità!
- Nonostante venga presentato come una novità assoluta su Netflix, Bandersnatch non è il primo episodio interattivo presente sul colosso dello streaming! Esiste, infatti, un’intera serie interattiva: Minecraft: Story Mode, composta da cinque episodi della durata di tre minuti ciascuno
- Il film presenta ben cinque diversi finali, individuati dal punteggio che la critica assegna al gioco sviluppato dal protagonista. Il finale canonico corrisponde alla valutazione di cinque stelle su cinque
- L’universo di Bandersnatch è lo stesso di “San Junipero”, “Bianco Natale”, “Orso Bianco” e “Ricordi Pericolosi”, episodi accomunati dalla stessa, peculiare, tecnologia (impiegata in maniere differenti). Da un punto di vista cronologico, il film è antecedente a “Orso Bianco” e introduce le innovazioni che saranno il cardine del “San Junipero” dell’omonima puntata.
- Tra le possibili linee, ve n’è una nella quale, durante l’interazione col protagonista, sarà possibile introdurlo a Netflix. In alternativa, il pubblico potrà spacciarsi per altre due entità (che non riveleremo!) in base alla scelte precedentemente attuate
- Il Bandersnatch è una creatura mitologica, nata dalla fantasia di Lewis Carroll, che compare per la prima volta in “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”. Questo essere, che Carroll definisce più volte frivolo, è lo stesso mostro che turba lo scrittore del libro a cui Stefan si ispira per il suo gioco (e che si presenterà anche come stampa sulla droga assunta da Colin)
- Nessuna scelta è casuale in Bandersnatch! In base ai cereali consumati all’inizio della pellicola, infatti, sarà possibile accedere solo a tre dei finali previsti (e scoprire i rimanenti due cambiando la vostra colazione)
- La Tuckersoft, ovvero l’azienda che nel film sviluppa il gioco di Stefan Butler, ha un suo sito web (che potete trovare qui). Realizzato dal colosso dello streaming, rende ancora più reale quanto visto nel film. E il pubblico, scaricando un emulatore, può realmente giocare ad alcuni dei videogames realizzati da Colin!
- Uno dei finali nascosti riporta Stefan all’inizio del film, alla scelta della musica da ascoltare durante il viaggio in pullman. Invece della cassetta, il protagonista tirerà fuori il gioco finito. Dall’ascolto dell’audio emergerà un codice QR che rimanda al sito della Truckersoft
- Le scelte compite durante la fase attiva consentono di sbloccare più password per la cassaforte, trasportando lo spettatore verso finali differenti
- Il numero da digitare per entrare in contatto con la dottoressa non è mai lo stesso, ma varia in base alla direzione presa dal gameplay