Navarro e i Rusty Dogs tornano a combattete la loro guerra silenziosa per la salvaguardia dell’umanità con Le Vittime della Pace, il nuovo volume di Alessio Adami!
Cos’è diventato l’uomo? Una merce, un essere intorpidito dai social e dall’informatica onnipresente; una specie allevata da alieni per un unico scopo: ottenere un DNA raffinato che porterebbe inevitabilmente all’estinzione del genere umano. A questo piano si oppongono i Rusty Dogs, infettando i server informatici mondiali e nascondendo gli eletti, i migliori esempi genetici della nostra specie. La loro è una guerra silenziosa, condotta nell’ombra, per salvare una società videosorvegliata e dalla quale sono emarginati
Un romanzo Noir arricchito da elementi fantascientifici
Rusty Dogs – Le vittime della Pace ripercorre l’invisibile lotta del gruppo di sovversivi attraverso l’unione di più punti di vista, che si alternano di capitolo in capitolo. Questo cambiamento di prospettiva influisce profondamente sulla narrazione dell’opera, complessivamente affine al romanzo noir, ma che si differenzia, attraverso i blocchi narrativi, in più sottogeneri.
Attorno alla figura di Navarro si respira l’aria caratteristica del Rose-noir: la missione principale si mischia ad elementi tipici del romanzo rosa, attraverso l’introduzione di più interessi amorosi che diventano parte integrante delle missioni dei Rusty Dogs. E il lettore non può che essere trascinato in questo connubio tra Eros e Thanatos, la passione dell’amore contaminata dalla cupa ombra della morte, che minaccia continuamente di irrompere nella stanza, davanti a quel computer dove il protagonista sta scrivendo le proprie memorie, per spezzare l’idillio con un tacito addio.
Per Pocheparole, invece, l’atmosfera è decisamente diversa: alla necessità di salvaguardare il futuro dei suoi simili si contrappone una serie di scelte, che mostreranno ai suoi compagni il lato più oscuro dell’animo umano. In nome di un ideale, la libertà, sacrificherà ogni sicurezza e senso di individualità, abbandonando ogni morale per incarnare il pensiero autentico del gruppo di sovversivi. Attraverso quest’uomo, che in apparenza non presenta alcuna peculiarità, si indaga sulla luce e sulla oscurità dell’animo umano, della sua predisposizione ad odio e violenza, della sua caduta. Elementi che abbracciano il genere Hard-Boiled.
I due sottogeneri del Noir sono raccordati da una cornice fantascientifica, che viene abbozzata senza mai essere approfondita, introducendo elementi considerati come normali nel mondo creato da Alessio Adami e che, di conseguenza, i personaggi non sentono il bisogno di spiegare al lettore. Uno stratagemma in grado di fornire una giustificazione alla crescente dipendenza umana dai social e dalla tecnologia, regalando alle vittime della pace un reale avversario da affrontare, incarnato da una figura aliena, unica causa dei loro crescenti problemi con la società.
Un libro crudo ed immediato
Rusty Dogs – Le Vittime della Pace è un libro diretto, che punta verso il cuore dell’azione esattamente come farebbe un film, descrivendo l’amara lotta del Lupo e dei suoi ragazzi con poche ma pungenti parole. Ogni descrizione è ridotta all’osso, sacrificando la minuziosa costruzione dei background e dei personaggi in cambio di una storia più realistica, basata principalmente sulle prime impressioni e sullo stato d’animo dei protagonisti. Una scelta che rende il volume immediato e crudo.
Questa decisione sembra essere giustificata dallo stesso Navarro, che durante la stesura proprie memorie, risponde alla critiche mosse dalla compagna sul suo operato:
Sai cosa accadrebbe? Se fossi troppo conciso, arriverebbe il coglione di turno che direbbe: “La storia è bella, ma i personaggi e la trama potevano essere sviluppati meglio”. Come se ai nostri tempi il lettore fosse ancora in grado di concentrarsi.
[…] Se invece mi dilungassi sui dettagli, sui profili psicologici dei personaggi, arriverebbe un altro coglione che direbbe: “Troppo lento, un mattone, l’autore pensa a fare più bella figura con paroloni e cercando di far vedere quanto è preparato sull’argomento piuttosto che dedicarsi al lettore”. Insomma, in entrambi i casi non accontenterei tutti.
E il lettore non può riconoscere, sotto il linguaggio colorito dell’uomo, la mano dell’autore che, attraverso un’opera dentro l’opera, può commentare il proprio volume e le scelte prese, creando un canale diretto di comunicazione col proprio pubblico che riprenderà successivamente attraverso una lettera di Pocheparole.
In conclusione, Rusty Dogs – Le vittime della Pace è una lettura leggera ma entusiasmante, in grado di catturare l’attenzione di un vasto pubblico, grazie al miscuglio degli elementi di spicco di più sottogeneri letterari, arricchiti dalla cruda manifestazione del vero animo umano (alieno!)