Il 18 aprile si festeggeranno nelle sale italiane (elenco a breve su www.nexodigital.it) i trent’anni dall’uscita di AKIRA, uno dei lungometraggi di animazione più famosi e visionari di tutti i tempi: un’opera che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione giapponese e che ora torna sul grande schermo con un nuovo doppiaggio italiano, dopo che i fan più attenti hanno notato anche le tante ispirazioni fornite dall’anime a serie TV di prestigio come Stranger Things.
Tratto dall’omonimo manga di Otomo, Akira fu realizzato con il supporto dell’autore, che ne curò la regia senza mai staccarsi dalla sua postazione di lavoro e creando un’opera che rappresenta un pezzo di storia della fantascienza. Si occupò di tutto: dall’elaborazione del layout alle correzioni dei disegni chiave, sino a quando nel 1988 il film, con la memorabile colonna sonora di Shoji Yamashiro, arrivò finalmente nelle sale conquistando milioni di fan in tutto il mondo e sbancando letteralmente il botteghino con oltre 50 milioni di dollari incassati.
Akira è una pietra miliare nella storia dell’animazione: fonde elementi di 2001: Odissea nello spazio, I guerrieri della notte, Blade Runner e Il pianeta proibito ed è annoverato da Wired tra i 30 migliori film di science fiction di tutti i tempi assieme Blade Runner, Gattaca e Matrix. Il progetto dell’anime coinvolse 1.300 animatori provenienti da 50 diversi studi di animazione e uscì in sala il 16 luglio 1988, quando ormai la popolarità del manga aveva raggiunto il suo apice