Sin dal primo capitolo della saga più discussa e amata della Ubisoft è emerso un legame profondo con le Costellazioni: Altair, protagonista del primo Assassin’s Creed, deve il suo nome alla stella più luminosa della costellazione dell’Aquila, rapace che incarna gli ideali della confraternita.
I. Possiamo dedurre dalla storia della costellazione il legame tra l’aquila e la confraternita degli assassini?
Secondo alcuni racconti, Prometeo, appartenente all’ultima generazione dei Titani e discendente delle divinità prime Urano e Gea, avrebbe insegnato al genere umano le arti e le scienze, doni considerati da Zeus troppo grandi per la debole specie umana. Prometeo donò, inoltre, il fuoco ai suoi pupilli, sottraendolo di nascosto dal Sole e celandolo nel cavo di un gambo di finocchio. Incollerito da questa predilezione per gli uomini, il padre degli dei avrebbe escogitato un’atroce punizione: incatenato Prometeo ad una colonna delle montagne del Caucaso, avrebbe inviato la sua aquila a divorargli il fegato, dall’alba al tramonto. Essendo Prometeo immortale, il fegato ricresceva tutte le notti e tutti i giorni, all’arrivo dell’aquila, si rinnovava il supplizio.
Sotto questo aspetto, il rapporto con l’Aquila sembra più che evidente: gli Assassini puniscono i Templari per la diffusione dei loro progetti e ideali, mediante la loro eliminazione diretta, esattamente come l’Aquila di Zeus puniva Prometeo per le informazioni che aveva trasmesso alla razza umana.
II. Se il nome di Altair deriva dalla costellazione che rispecchia le dinamiche della Confraternita, perché prende il nome dalla stella più luminosa?
All’inizio del gioco, il protagonista viene declassato, perdendo sia i propri titoli che le armi in dotazione, quindi, sarebbe stato più adeguato il nome Alshain, ovvero quello della stella beta della medesima costellazione, per esprimere al meglio la condizione di Altair. I riferimenti alla stella alfa della costellazione dell’Aquila rappresentano un vero e proprio spoiler per il giocatore, poiché preannunciano le conoscenze che è destinato a padroneggiare.
Nel 1627, l’astronomo gesuita Julius Schiller pubblicò il “Coelum Stellatum Christianum”, con l’intento di rivoluzionare la volta celeste, sostituendo il mondo mitologico greco con quello del Vecchio e del Nuovo Testamento. Tra le costellazioni rinominate compare la costellazione dell’Aquila, che viene associata alla figura di Santa Caterina d’Alessandria, messaggera della Sapienza Divina.
Il collegamento con Santa Caterina riporta il giocatore alla Mela dell’Eden, che è una fonte di conoscenza proveniente dalle divinità, anticipando al pubblico che l’assassino non solo otterrà quell’oggetto, ma riuscirà anche ad estrapolarne le informazioni che influiranno sia sulla fine dello stesso Altair che sull’ascesa del suo discendente Ezio.
III. Le stelle evidenziano anche il legame con i futuri assassini?
Altair, il cui nome deriva da al-nasr al-ta’ir e vuol dire “aquila che vola”, è la stella alfa della costellazione dell’Aquila e, insieme a Vega della Lira e Deneb del Cigno, forma il famoso Triangolo Estivo. Questa figura, osservabile per tutta la durata dell’estate, potrebbe rappresentare, nel contesto di Assassin’s Creed, il legame tra Altair, Ezio e Miles.
La tradizione giapponese vede Altair, nell’Aquila, come un pastore e Vega, nella Lira, come una tessitrice. I due si innamorarono, trascurando di conseguenza i propri compiti celesti; lei, Orihime era la figlia dell’ Imperatore dei Cieli e sovrano di tutti gli dèi, mentre lui, Hikoboshi, era un mandriano. Nonostante il loro matrimonio fosse stato combinato da Tentei (genitore di Orihime), e i due si fossero visti per la prima volta il giorno delle loro nozze, vennero presi da un ardore e da una passione tale che si disinteressarono ai loro rispettivi incarichi: Orihime smise di produrre le preziose stoffe per gli abiti divini, mentre Hikoboshi non portò al pascolo i buoi come suo solito, sulle sponde del Fiume Celeste. Furono puniti per le loro mancanze e vennero spediti parti opposte della Via Lattea, in modo che non potessero mai incontrarsi eccetto la settima notte della settima Luna, quando un ponte di uccelli attraversa la Via Lattea, consentendo ai due amanti di vivere insieme per un breve istante.
La storia dei due amanti non è forse simile a quella di Altair e Maria? Inoltre, nei suoi ultimi anni di vita, l’assassino sviluppò una vera e propria ossessione per l’Italia, che diventerà la patria del suo discendente Ezio Auditore. Mentre l’Aquila idealizza il primo assassino, la costellazione della Lira rimanda alla figura del protagonista di Assassin’s Creed 2, poiché la Lira rimanderebbe a Lorenzo De Medici.
Ultima delle tre stelle del Triangolo Estivo è Deneb, della costellazione del Cigno. Associata al mito di Leda, questa costellazione rimanda alle trasformazioni di Giove e può essere associata a Miles, poiché, grazie all’Animus, egli è in grado di “trasformarsi” negli altri assassini, sfruttando la memoria contenuta nel proprio DNA.