Il pilot di Black Mirror, serie tv distribuita dalla piattaforma di Streaming Netflix, rappresenta l’episodio più incisivo della prima stagione: lo spettatore, sebbene desideri cambiare programma, si ritrova incollato allo schermo a giudicare con morbosa curiosità atteggiamenti ed eventi al contempo estranei e familiari.
Protagonista della 1×01 è il primo ministro britannico, la cui posizione sarà causa delle sue “disgrazie”. La principessa Susanna, infatti, è stata rapita e l’unico modo per liberarla è avere un coito in diretta mondiale…con un maiale! E a peggiorare la situazione vi sarà la moglie, totalmente contrariata dal ricatto.
Tra rabbia, angoscia e sgomento, l’uomo dovrà prendere la propria decisione: salvare la principessa o il proprio matrimonio? La scelta sarà combinazione lineare di vari fattori, tra cui l’impossibilità di trovare il rapitore, l’incapacità di imbrogliare il pubblico e il giudizio del popolo.
Sarà il giudizio di una società guidata da una curiosità morbosa e da ideali facilmente influenzabili a influenzare negativamente le scelte del primo ministro, che finirà col preferire l’opinione pubblica (e la principessa) al matrimonio.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio alcuni dei possibili spunti di riflessione.
- Nell’episodio si evidenzia il ruolo dei giornalisti nella vicenda, criticando il mondo dei media in generale: assoggettati dalla politica e dediti al suo servizio, non agiscono se non per interesse dei piani alti, diffondendo solamente le informazioni approvate. Così, nel pieno di un sequestro di un personaggio di spicco come Susanna, viene trasmesso uno speciale sulla raccolta differenziata per distrarre il pubblico e illuderlo che il video del rapimento sia un falso. La ribellione di uno dei canali di informazione sembra in apparenza esprimere il desiderio di libertà di espressione, ma, in realtà, rappresenta solamente uno stratagemma per aumentare gli ascolti ed è dettato dal peso che la società ha sul telegiornale.
- La società, rappresentata dai cittadini inglesi, si mostra chiusa e priva di empatia: il desiderio del pubblico è vedere umiliato il primo ministro e non il salvataggio della principessa. Solo dopo la diffusione del video della amputazione, il popolo decide che sia giusto sacrificare la dignità di un politico di spicco per riavere indietro Susanna. Questo senso di giustizia dettato dal momento è interpretabile come un desiderio di vendetta: il primo ministro non ha tentato di salvare la principessa e merita di essere punito in diretta mondiale. A favore di questa tesi vi è il comportamento della popolazione durante la diffusione del video: invece di rispettare la privacy di un uomo che sta lottando contro i propri istinti per salvare una vita, si arriva a registrare l’evento. I civili si mostrano freddi e sprezzanti di fronte a quella che è una tragedia a tutti gli effetti, in grado di spezzare un uomo che fino alla mattina prima era rispettato da tutti, registrando e pubblicando commenti crudeli e fuori luogo. La ricerca di attenzioni sul web supera il rispetto umano.
- Il primo ministro chiede, sin dalla uscita dei primi sondaggi, quale sia il desiderio del popolo, rimanendo soddisfatto della risposta. La situazione precipita nell’esatto momento in cui la società ha cambiato idea. Il desiderio della società britannica genera una forte pressione sull’uomo, che si trova a lottare da solo contro il mondo, arrivando a vivere un incubo in cambio del consenso pubblico. Si è veramente sacrificato per la principessa o era solo un modo per non inimicarsi il popolo? La 1×01,sotto questo aspetto,rappresenta una critica della politica: essa è composta da uomini e donne disposti a qualsiasi cosa pur di avere approvazione da parte della società. Oltre al disgusto causato dal gesto, il primo ministro sente la soddisfazione di aver acconsentito al desiderio popolare e, sebbene la vicenda verrà completamente dimenticata, non riuscirà mai a riconquistare l’amore della moglie. Ne è valsa la pena?
- Il presunto carnefice è in realtà un artista disposto a sacrificare tutto pur di mettere in scena la sua ultima opera: un quadro realistico e veritiero della politica britannica. Il maiale, scelto come partner del ministro, rappresenta gli istinti primordiali, quali gola e lussuria, e al contempo simboleggia qualcosa di sporco, grezzo e grottesco. Ma il maiale è anche un animale completamente commestibile, di cui non si butta nemmeno il sangue (anche se la vendita del sangue di maiale è illegale, le nonne di campagna continuano a farne un ottimo sanguinaccio) e simboleggia nutrimento e ricchezza. Un qualcosa di grezzo e schiavo degli istinti, ma, al contempo, fonte di ricchezza è il popolo: il primo ministro che ha un coito col maiale rappresenta lo sfruttamento della popolazione da parte della classe politica.