Basato sull’omonimo romanzo di Josh Malerman, Bird Box è giunto sul piccolo schermo grazie alla piattaforma di Streaming Netflix. Nonostante il grande successo della pellicola, che ha superato le 50 milioni di visualizzazioni a livello mondiale, il finale è stato ampliamente criticato dai lettori, che ritengono la nuova ending troppo diversa dall’originale.
A rispondere alle accuse è lo stesso sceneggiatore, Eric Heisserer
Credo che vi siano un sacco di registi di horror che dicano: “No, dobbiamo finire con l’idea che l’umanità sia fottuta e che siamo tutti condannati perché è la vita!”. In verità, ci è parso più intelligente creare un finale ottimista. Sono uno che generalmente si sporge verso un finale fiducioso anche nei film horror distopici. Non sono uno che abbraccia il nichilismo, poiché mi sento come se vivessimo in quel mondo adesso.
Il film Bird Box termina nel miglior modo possibile: Malorie e i due bambini riescono finalmente a raggiungere il rifugio sicuro, che altro non è che una scuola per non vedenti. In quanto ciechi, nessuno di loro poteva essere colpito da un attacco degli esseri. Nel libro, invece, la protagonista riesce a raggiungere il luogo sicuro, per poi scoprire che i suoi abitanti sono semplici cittadini che, pur si sopravvivere, si sono accecati con le loro stesse mani. Sebbene in apparenza il dettaglio risulti insignificante, esso rende cupo e macabro un finale che, altrimenti, sarebbe definibile come happy ending.