Dumb Ways to Die 3 – World Tour

Dopo aver istruito grandi e piccini sull’importanza della sicurezza in ambito ferroviario, Dumb ways to die torna con un terzo e imperdibile capitolo! Ti sei perso la scorsa recensione? Non temere! Puoi recuperarla qui.




Una nuova modalità di gioco

Dumb ways to die si è sempre presentato come una collezione di minigiochi semplici e intuitivi, tenuta insieme da una cornice: la stazione ferroviaria. Nel terzo capitolo, invece, la cornice non è più un espediente per tenere unito il gioco, ma diventa a sua volta una componente giocabile.

Quattro metropoli sono andate distrutte a seguito di incendi o alluvioni. Riuscirai a racimolare i soldi necessari per riparare tutte le strutture? Ogni metropoli è collegata alle altre grazie alla ferrovia, elemento che non può assolutamente mancare! Se si ripara un edificio, questo genererà automaticamente monete che, se raccolte periodicamente, consentono la restaurazione delle città. Riscuotendo denaro si potranno anche comprare delle special box con all’interno nuovi accessori o personaggi giocabili.

La cornice giocabile rappresenta, quindi, un gioco a sé stante, in grado di intrattenere il pubblico indipendentemente dalla presenza dei minigiochi caratteristici della saga.

Dove sono finiti i minigames?

Se si parla di Dumb ways to die, sicuramente verranno in mente minigiochi in apparenza semplici, in grado di tenere chiunque incollato allo schermo nel tentativo di racimolare il maggior numero di vittorie consecutive. In world tour i minigames si trasformano in endless games, mantenendo inalterato il gameplay. Ognuna di queste attività consente al giocatore di testare pazienza, riflessi e attenzione…e di raccogliere altre monete da impiegare nelle riparazioni!




Gli endless game sono quattro:

 

 

Exit mobile version