Vincitore della Palma d’Oro alla 72° edizione del Festival di Cannes e premiato con quattro Oscar, Parasite torna sotto i riflettori, stavolta per una accusa di plagio! Dark comedy sudcoreana e lungometraggio col maggior incasso diretto da Bong Joon-Ho, Parasite ruota attorno alle vicende di una famiglia povera ma unita, che si infiltra come un parassita nella villa di una ricca coppia.
I quattro membri della famiglia di Ki‑taek sono molto uniti, ma anche molto disoccupati, e hanno davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si accende quando il figlio, Ki‑woo, viene raccomandato da un amico per impartire lezioni private alla figlia dei Park. Il ragazzo inizierà a sfruttare le mancanze della famiglia Park per introdurre i propri parenti in villa, fingendo di non esservi imparentato, dando il via a una storia strana, che porterà i Kim a invadere sempre più la routine dei Park, come un parassita fa con un organismo estraneo.
Il film, premiato anche per la sua originalità, è stato accusato di plagio poiché ricorderebbe la trama di una commedia romantica del 1999: Minsara Kanna
Innamorato di una donna appartenente a una facoltosa famiglia, il povero protagonista decide di falsificare le proprie credenziali per ottenere un lavoro come guardia del corpo nella villa della sua amata. Contento per i risultati raggiunti, tenterà di far assumere anche i propri fratelli, fingendo di non avervi alcun legame di sangue.
Ad accorgersi dell’estrema somiglianza è stato il regista P.L. Thenappan: incuriosito dal successo di Parasite, si è recato al cinema per vederlo, notando l’estrema somiglianza col suo prodotto. Nonostante le azioni legali che conseguiranno, l’uomo si è rivelato contento dell’episodio, poiché il plagio sta portando nuovamente sotto i riflettori Minsara Kanna.
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