[Recensione] Deadpool 2

Deadpool torna sul grande schermo con un secondo e imperdibile capitolo, che farà nuovamente innamorare gli spettatori grazie all’alternanza di scene toccanti e ironiche che caratterizzano il personaggio.

Wade Wilson, immortale mercenario malato di cancro, si concede finalmente del tempo per approfondire la relazione con Vanessa. Ma la compagna non è in grado di tenere a bada il sicario che, accettando missioni senza badare alle conseguenze, finisce col crearsi nemici da ogni parte del mondo.




Deadpool sarà costretto ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni, che lo porteranno a…casa degli X-Men! Quali missioni ha in serbo per lui Colosso?

Un nuovo Deadpool

In Deadpool 2 è possibile vedere una seconda trasformazione del personaggio: mentre nel primo film vengono narrate le origini del mercenario, nella seconda pellicola si verifica una crescita interiore, in grado di mutare il mercenario irriverente un grande Eroe.

Le nuove missioni, affrontate in maniera confusionaria e in assenza di un vero piano, faranno comprendere a Wade la più importante delle lezioni: nessuna azione, per quanto banale, è priva di ripercussioni, poiché può coinvolgere anche le persone care.




Messo di fronte alla dura realtà, il mercenario è costretto ad analizzare nuovamente se stesso e i propri poteri, comprendendo la sottile differenza tra irruenza e audacia e rivalutando il vero impatto delle sue capacità nella quotidianità. L’immortalità è veramente un dono?

Un nuovo X-Men?

Il modo migliore per ritrovare se stessi consiste nel venire trascinati da Colosso all’interno dell’accademia per mutanti per diventare un apprendista X-Men? I mutanti forniscono al mercenario la possibilità di rinascere grazie ad una bizzarra missione: tenere a bada un ragazzino i cui superpoteri sono causa di problemi per l’orfanotrofio che lo ospita.

Nonostante il rifiuto di una possibile alleanza con colosso, Deadpool finirà con l’emularlo, creando una nuova squadra di eroi chiamata X-Force, con mutanti dai bizzarri poteri e una donna, Domino, le cui spalle sono perennemente coperte dalla Dea Bendata.

Un film…per famiglie!

Nonostante la crescita interiore del personaggio e l’introduzione di tematiche più mature, Deadpool presenta la stessa vena ironica e autoironica della prima pellicola.




Le battute anche stavolta tendono ad allontanarsi dal fumetto, adattandosi alla cultura della società dello spettatore (invece di quella dei personaggi del film). Da Batman a Infinity War, da Logan a Suicide Squad, nessuna pellicola si salva dalle frecciatine di Wade Wilson.

Perché è un film per famiglie? Lo scoprirete alla fine della proiezione!

 

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