Il 28 Febbraio è uscito al cinema Dragon Ball Super: Broly, un film anime campione di incassi su uno dei personaggi più amati della serie.
Dragon Ball, come oramai è risaputo, è un opera del grandissimo mangaka Akira Toriyama, arrivata in Italia nel 1995 e subito ha riscontrato un grande successo. Ma il successo non si è fermato al solo manga, ma si estende anche all’anime, ai numerosi OVA e film usciti.
Quest’anno grazie ad Anime Factory, etichetta di Koch Media, possiamo goderci uno dei lungometraggi di Dragon Ball che ha riscosso più successo.
I Sayan sono la razza che più di tutte riesce a spingersi oltre, a raggiungere e superare qualsiasi limite, la razza guerriera più temuta. Son Goku, insieme a Vegeta, riesce a superarli prima in Dragon Ball Z, poi in Dragon Ball Super, arrivando ad essere i guerrieri più forti di tutti gli universi.
Ma c’è qualcuno che li supera, che rappresenta il Sayan per eccellenza, quello di cui Freezer ha tanta paura. Broly è il Super Sayan leggendario, uno dei combattenti più amati dai fan, non a caso il film in soli 5 giorni ha guadagnato in Italia €1,84 milioni.
Il Saiyan più forte di tutti.
Il film lo si può considerare come diviso in due archi temporali. Il primo, ambientato circa 40 anni prima del Torneo della Potenza di Dragon Ball Super, quando il pianeta Vegeta era ancora integro. Nonostante la presenza del re Vegeta, il dominio dei Saiyan è nelle mani del potente Cold, che decide di ritirarsi e lasciare il comando al figlio Freezer. Il re pone ancora tutte le sue speranze sul figlio, ancora piccolo, e altri guerrieri d’élite. Ma il piccolo Broly supera di gran lunga in forza il principe, nonostante il suo rango inferiore.
Il re, sconvolto e incapace di accettare che qualcuno possa superare il livello del figlio, decide di esiliare Broly su un pianeta lontano e inospitale. Il padre Paragas decide di raggiungerlo con una navicella, per allenarlo a diventare il guerriero più forte e a compiere la sua vendetta.
Nel frattempo, Bardack sospettando di un imminente tradimento da parte di Freezer, manda il figlio, Kakaroth, sul pianeta Terra. Gli anni passano e Broly e Paragas vengono ritrovati da alcuni combattenti di Freezer, che da loro la possibilità di vendicarsi.
Il secondo arco temporale manca del fattore narrativo presente nel primo. Questa seconda parte è completamente invasa, riempita e inondata da un lunghissimo combattimento, dove il film si focalizza suoi quattro combattenti: Goku, Vegeta, Broly, Freezer. Gli altri personaggi, già ne sono presenti pochi, sono ridotti a piccole comparse.
Inizia così uno dei combattimenti più lungo ed epico della serie Dragon Ball, che distoglie l’attenzione dalla trama, ma che riesce a mantenere gli occhi degli spettatori incollati sullo schermo.
Riusciamo, però, a scoprire di più sulla forza bruta di Broly, a conoscere meglio il suo carattere disumano, cresciuto senza sapere nemmeno cosa fosse l’acqua, veniamo a conoscenza del suo passato. La sua forma base è paragonata, dal padre Paragas, a quella di Oozaru, la trasformazione in scimmione dei Saiyan che rende 10 volte maggiore la loro forza. Perdono la ragione diventando estremamente aggressivi e violenti, incapaci di contenere la loro forza distruttiva. Questo è il Broly che ci viene presentato.
Animazione e Musiche.
L’animazione di Dragon Ball Super: Broly è un mix tra quella di Dragon Ball Z nella prima parte, quella moderna e la CGI. In alcune parti si nota la differenza tra le animazioni e in altre ancora riscontriamo un’animazione molto simile a quella presente nei videogame. Nonostante ciò, il lavoro che è stato svolto con l’animazione è eccellente, tanto da rendere i combattimenti mozzafiato, malgrado la lunghezza. A volte le sequenze sono così veloci, da far perdere Stessa cosa per il disegno, anche se si fanno notare alcuni errori anatomici sul pettorale nudo di Goku e altri piccoli errori.
Un piccolo punto a sfavore va però all’audio, in alcuni punti un pò eccessivo, tra le urla di Broly, le musiche della colonna sonora e gli effetti sonori, si esce dal cinema un pò frastornati.
In conclusione.
Questo film di Dragon Ball Super ci ha entusiasmati tantissimo, è un film che ha “un’aura potentissima”. L’impeto dei combattimenti, le scenette comiche non mancano mai, l’effetto nostalgico e in alcuni punti la musica. Tutto è miscelato, insieme ai colori, in modo magnifico, ad eccezione per la trama, che, come detto sopra, manca nella seconda parte. Gradita è anche la scelta di utilizzare i nomi giapponesi dei personaggi, dei fagioli di Bazar, della trasformazione in scimmione. Per non parlare della componente nostalgica, non solo perchè il film è dedicato al personaggio di Broly, ma anche per altri elementi che scoprirete da soli.
Se non avete visionato la serie Dragon Ball Super, non disperate, non è un elemento fondamentale per seguire il film. Se vi state chiedendo se vederlo oppure no, vi rispondiamo che ne vale assolutamente la pena. Cosa fai ancora seduto lì? Corri al cinema!