Come oramai sappiamo, Ken il Guerriero è uno dei personaggi più amao e famoso nel contesto manga/anime nipponico. Un personaggio che ha saputo fare breccia nei cuori del pubblico degli anni ’80/’90, tanto da essere amato tutt’oggi nonostante i tanti anime/manga rilasciati negli anni.
Ken Il Guerriero – La Leggenda del Vero Salvatore termina la pentalogia di film dedicata al famoso guerriero della scuola di Hokuto.
Mentre i precedenti film della collana hanno esplorato, in maniera più approfondita, vicende da diversi punti di vista, quest’ultimo capitolo ci mostra cos’è successo dopo la sconfitta di Ken per mano di Shin. Ci vengono raccontati eventi inediti, con personaggi nuovi, e si pone come prequel del manga per via dei flashback di Ken.
Il vero e unico salvatore.
Dopo aver sconfitto Raoul e aver coronato il suo grande sogno, ovvero sposare Julia, quest’ultima gli chiede di raccontarle gli eventi che si sono susseguiti dopo la sconfitta con Shin. Ken inizia a rivivere quei momenti. In fin di vita, ha ancora il desiderio di sopravvivere, sconfigge i lupi che lo attaccano, per poi perdere conoscenza. Salvato da Dan e dalla sua famiglia, verrà subito fatto prigioniero da Guruma, un trafficante di schiavi, soggetto a Shisuka. Questo controlla la cittadina, una vera oasi in un mondo devastato dalle guerre, una cittadina con una risorsa d’acqua e energia elettrica. Proprio per questo motivo Jugai vuole impossessarsene.
Questo capitolo parte con dolcezza, con una promessa di eterno amore, ma anche con la consapevolezza da parte di Ken di non poter vivere a lungo con Julia. Ciò viene addolcito da un annuncio, che farà rivivere Ken le vicende che ha dovuto affrontare all’inizio.
Sacrificio, dolore, tristezza si susseguono in questo film, tratti incarnati dai vari personaggi, anche da Guruma, che riscoprirà il suo lato più umano. Ken, dal canto suo, all’inizio sembra essere abbandonato a sè stesso, senza voglia di reagire, ma, come colpito dall’illuminazione, decide di seguire il volere del cielo.
Recensione La Leggenda di Julia.
Recensione La Leggenda di Raoul.
Proprio questo ricorrente riferimento a Ken come il Messia, viene ripetuto più e più volte, tale da diventare ridondante ed pesante. Ken stesso accetterà alla fine questo suo destino “messianico”, tanto da portare speranza a tutte le persone. Ma il continuo riferirsi a Ken come al salvatore, che è il volere del cielo, che è il destino se lui è ancora vivo, non rendono il film pienamente godibile. Alla fine del film Ken diventerà il difensore dei deboli e degli oppressi.
I combattimenti sono davvero pochi e poco entusiasmanti, per la maggior parte del film vedremo un Ken inerme, che non combatte, non per le ferite, ma per mancanza di volontà.
Dal punto di vista tecnico non è affatto male. Il character designer è ben fatto, poca originalità per i nuovi personaggi, Guruma sembra essere uscito dal manga One Piece. Le musiche di Yuki Kajura passano quasi inosservate, a parte per la epica “You are Shock”.
In conclusione.
Ci ritroviamo a visionare un film monotono nella prima oretta, senza alcuna scena di combattimento (se non i lupi uccisi da Ken). Combattimenti ridotti all’osso. Un protagonista che non sembra più lui, irriconoscibile, e solo negli ultimi minuti torna ad essere il guerriero della scuola di Hokuto.
L’unica sorpresa è il finale, quello dopo i titoli di coda, è stato inserito un cortometraggio realizzato con dei bellissimi disegni originali. Questi mostrano l’incontro di Ken con Bart e Lynn.