[RECENSIONE] MADE IN ABYSS




Made in Abyss nasce da un manga scritto e disegnato da Akihito Tsukushi, pubblicato nel 2012 sul sito online Manga Life di Takeshobo. Un adattamento anime è stato trasmesso in Giappone tra il 7 luglio e il 29 settembre 2017 prodotto dalla Kinema Citrus, conosciuta per la produzione di Black Bullet e Code: Breaker. I diritti dell’anime in Italia sono stati acquistati dalla Dynit e distribuito da VVVVID, mentre il manga è edito dalla JPOP. L’anime è formato da 13 episodi di cui 12 da 24 minuti e il 13 da 47 minuti. É stata annunciata una seconda stagione dell’anime, prevista forse per il 2018.

Trama.

Ormai nel mondo rimane solo una località da esplorare, “L’Abisso”, un enorme voragine, dalla profondità mai determinata, nelle sue profondità si celano strane creature e preziose reliquie del passato, che affascinano gli esseri umani e vengono spinti ad esplorare l’Abisso e che vengono soprannominati “Cave Raiders”. Sul limitare dell’Abisso sorge il villaggio di Orth, dove è cresciuta una bambina di nome Rico rimasta orfana, sogna di diventare una Cave Raider come sua madre Lyza, per seguire le sue orme ed esplorare il sistema di caverne dell’Abisso. Un giorno durante un esplorazione Rico si imbatte in un robot dalle sembianze umane di nome Reg ed insieme a lui partirà per un’esplorazione senza ritorno alla ricerca di sua madre scomparsa. Cosa li aspetterà nell’oscurità dell’abisso?


Personaggi.



Perchè guardarlo…

“Made in Abyss” è un anime che unisce momenti comici e felici a momenti tragici e tristi, fa immedesimare lo spettatore nei due protagonisti che devono affrontare un viaggio senza ritorno alla scoperta di nuovi posti mai esplorati dai loro occhi.

Trama fluida e scorrevole con un idea di partenza davvero innovativa, piena di misteri e con un background storico ben strutturato. Una caratterizzazione dei personaggi di prim’ordine, piena di dettagli che aiuteranno lo spettatore ad immedesimarsi in essi, ogni personaggio ha un background ampiamente sviluppato, sono presenti molti flashback sulla vita dei personaggi che delineano la loro situazione psicologica, ottima scelta di rappresentare i personaggi in stile “moe”. Ogni personaggio è ben strutturato, ma quelli che mi hanno colpito di più sono Rico e Reg, due ragazzi di 12 anni che si scagliano in questa avventura che li porterà ad azioni che segneranno la loro vita.

Nel comparto tecnico i disegni e le animazioni sono molto curati, panorami molto dettagliati e pieni di colori che rendono bene alla vista. Vengono caratterizzati bene i diversi livelli dell’abisso, ognuno presenta diversi animali e piante che rendono le ambientazioni ancor più spettacolari.

Ho apprezzato la colonna sonora dell’anime sempre presente durante il corso degli episodi che daranno un alone di grinta ed epicità all’anime. Trovo la opening (Deep in Abyss di Miyu Tomita e Mariya Ise) vivace e piena di ritmo e la ending (Tabi no Hidarit, Saihate no Migite di Miyu Tomita, Mariya Ise e Shiori Izawa) tranquilla e pacata.

In conclusione “Made in Abyss” è uno dei migliori anime del 2017, consigliato per gli amanti del genere Adventure, Fantasy e Mistery, presenta una trama coinvolgente e piena di colpi di scena. Vedremo cosa ci aspetterà nella seconda stagione dell’anime annunciata per il 2018.

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