“Quando udrai un fragor a mille decibel su dal ciel piombera’ Mazinger”
Quante volte avete ascoltato, cantato a squarciagola, la sigla di Mazinga Z? Di certo non poche e ora potete guardarlo e riguardarlo per la prima volta in alta definizione nel formato Blu-ray; non manca ovviamente anche il formato DVD.
L’anime Mazinga Z è andato in onda in Giappone negli anni ’70, arrivato in Italia solo negli anni’80 su Rai 1. In realtà, il nome originale è Mazinger Z, ma noi italiani lo conosciamo come Mazinga Z. Tratto dall’omonimo manga di Go Nagai, è un’opera che ci ha regalato diversi spinoff e sequel.
Prodotto dal famoso studio Toei, vanta di ben 92 puntate, di cui però solo 51 sono arrivate in Italia. Grazie a questa riedizione della Anime Factory, possiamo godere di tutti e 92 episodi, in una versione restaurata e integrale raccolta in 4 cofanetti. Sono quindi compresi anche i 41 episodi mai arrivati in Italia finora e per la prima volta doppiati in italiano.
Questa splendida edizione in formato DVD, arriva in un cofanetto di cartone rigido, con 6 dischi e l’esclusivo e immancabile booklet che contiene le sinossi, disegni preparatori e immagini dell’anime.
Tra i contenuti extra abbiamo le sigle di opening ed ending storiche, quelle della versione italiana, il doppiaggio storico rimasterizzato e i sottotitoli italiani fedeli all’originale.
Ci sono alcuni particolari che teniamo a sottolineare: il doppiaggio storico italiano potrebbe presentare dei difetti a causa dell’usura dei master originali; alcune sequenze, non doppiate durante la prima messa in onda, sono fruibili con audio in giapponese e sottotitoli in italiano; infine gli episodi 4, 5, 14 sono disponibili solo con il nuovo doppiaggio, in quanto mai tradotti e trasmessi al suo arrivo in TV.
“Non basta un grande robot per vincere, ci vuole un grande uomo che lo piloti“
L’anziano scienziato Juzo Kabuto costruisce un enorme robot che alla sua morte viene ereditato dal nipote Koji Kabuto, il cui compito è quello di sventare i piani del malvagio dottor Hell, uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell’isola greca di Bardos alla scoperta dei resti della civiltà micenea. Ritrovato un esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei, il dottor Hell svela le sue reali intenzioni uccidendo tutti tranne Kabuto, riuscito a fuggire, ed impossessandosi di quella tecnologia con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell’antico popolo greco, costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra e, insieme a essi, dominare il mondo.
Recensione di Goldrake
Recension Il Grande Mazinga
La continua lotta tra bene e male.
Contrariamente a ciò che ha fatto la Rai, che acquistò e trasmise per prima Il Grande Mazinga, in realtà Mazinga Z è il vero inizio della storica trilogia.
Mazinga Z, come molti anime arrivati in Italia nello stesso periodo, ha subito il processo della censura, guidato da un comitato di genitori che lo riteneva violento e un pericolo per le generazioni future.
Nonostante questa caccia alla strega, Mazinga Z ebbe molto successo, tanto da incrementare, non solo il mercato degli anime, ma anche la fantasia dei ragazzini, che sognavano di essere come i loro eroi.
Come in ogni serie di Go Nagai, è presente l’incessante lotta tra bene e male, i difensori della Terra combattono con ogni mezzo i cattivi, anche a costo della vita.
Certo, sono presenti molte scene illogiche, che, guardate soprattutto oggi, lasciano un po’ sgomenti, ma vanno accettate per come sono, dato che la serie è di fantascienza. Tra queste abbiamo: Rio che sopravvive nonostante la pioggia di proiettili delle maschere di ferro; Rio si lancia dalla finestra e con un triplo salto mortale siede sulla moto; Sayaka si lamenta di aver un dolore al fondo schiena, proprio dove era stata colpita Aphrodite A, anche se lei non è stata toccata direttamente.
Un aspetto negativo potrebbe essere la ripetitività di alcuni episodi, simili tra di loro, con robot “cattivi” mal rappresentati. Ma è sempre da vedere nell’ottica degli anni ’80, dove un scagnozzo del “vero” cattivo non aveva molta importanza e soprattutto perché sarebbe davvero difficile riuscire a creare mostri tutti diversi e originali per 92 episodi. La ripetitività degli episodi è una caratteristica degli anime dell’epoca, che non stancava di certo i bambini di allora (me compresa), ma che oggi risulta pesante.
Per quanto riguarda il disegno, l’anime si discosta dal manga originale, presentandone uno più semplificato, variando anche in termini di trama e la componente comica è più accentuata.
In definitiva, non si può negare che l’anime sia considerato da molti datato, ma di certo Mazinga Z ha fatto la storia degli anime, ha rallegrato l’infanzia/adolescenza di molti ragazzi e grazie al suo successo e a quello degli anime dell’epoca, l’industria degli anime è riuscita ad entrare sempre di più nel mercato internazionale.