[RECENSIONE] Megalo Box





L’opera nasce per celebrare il 50° anniversario del manga originale, l’anime è stato prodotto dalla TMS Entertainmentfamosa anche per Ashita no Joe negli anni ’80, tant’è che Megalo Box stesso viene considerato un riadattamento del genere in chiave moderna. Riguardo le musiche una parte sono state prodotte da Mabanua, un artista hip-hop. L’anime è disponibile su VVVVID dal periodo primaverile 2018.

TRAMA.

La storia è ambientata in un mondo dove degli esoscheletri altamente tecnologici hanno ormai affiancato i pugili, dando vita alla megalo box.

Un ragazzo conosciuto col nome di Junk Dod, o semplicemente JD, è ormai coinvolto nella megalo box clandestina, stufo degli incontri truccati, costretto sempre a perdere, nonostante sa di poter fare di meglio, decide che bisogna puntare più in alto.

Nambu, allenatore e manager di JD, a seguito di numerosi problemi di debiti, per cancellarli, decide di puntare a vincere la megalo box (un torneo organizzato che avrebbe visto i migliori pugili scontrarsi fra di loro) lottando insieme a JD per classificarsi fra i migliori 4 per garantirsi un posto.

La vita di JD viene stravolta quando, nel mezzo di un incontro clandestino, si affronta con Yuri per la prima volta, campione mondiale della megalo box; quest’evento fa capire a JD il suo obbiettivo, giurando di riaffrontare Yuri in un torneo professionale.



PERSONAGGI.




PERCHÉ GUARDARLO.

Megalo Box mi ha veramente stupito, lasciandomi più volte a bocca aperta per la sua bellezza.

Innanzitutto la prima cosa che non passa inosservata è la diversità dei disegni, totalmente diversi dai soliti canoni alla quale siamo stati abituati, non per questo possono essere considerati mediocri, anzi li considero veramente adatti al genere e alle tematiche dell’opera, ovvero la violenta box e gli incontri clandestini.

Le musiche sono veramente molto belle, riuscendo ad alternare canzoni molto calme e rilassanti, come “Intermission” di Mabanua, a canzoni molto ritmate e motivanti, come per esempio la stessa opening “Bite” di LEO imai.

La trama è veramente semplice, un ragazzo che insieme al suo allenatore punta ad essere il campione, niente che non si sia già visto in ogni anime sportivo, ma è grazie ai risvolti nella trama che questa diventa interessante, piena di tradimenti, colpi di scena e risvolti inaspettati, saranno proprio questi a tenere alta l’attenzione dello spettatore.

I personaggi sono ben caratterizzati, fin da subito capiamo le intenzioni di ognuno, solo che si ha la sensazione che i personaggi spuntino fuori dal nulla, per esempio non viene spiegato perché JD abbia cominciato con la megalo box, perché Nambu abbia preso in custodia JD o altro, dando la sensazione che stiamo assistendo ad una storia già cominciata senza di noi. Quindi per quanto riguarda la caratterizzazione e il background dei personaggi, purtroppo lascia molto a desiderare.

Un’altra pecca è l’atmosfera, ovviamente la maggior parte delle vicende vengono narrate nelle zone malfamate, ma nonostante questo la megalo box è l’unica cosa che esiste per loro, l’unico sport esistente, facendo credere che tutte le persone siano focalizzate solo su questo e non esista nient’altro.

L’anime prende palesemente ispirazione da molti anime sportivi, reinventando il tutto in chiave moderna, con uno stile molto old gen., proponendoci una storia molto interessante e coinvolgente, invogliando a guardare uno dopo l’altro tutti gli episodi. Consigliato a tutti gli amanti del genere sportivo.




Exit mobile version