Mononokean L’Imbronciato IIè terminato il 30 Marzo, trasmesso in simulcast sul canale ufficiale Youtube della Yamato Animation. L’anime è composto da 13 episodi dalla durata di 24 minuti l’uno ed è un’insieme di generi: slice of life, soprannaturale, fantastico e scolastico.
Tratto dal manga di Kiri Wazawa, i nostri protagonisti sono principalmente 3: Ashiya, Abeno e il dolcissimo Moja (non poteva di certo mancare). Nel 2016 uscì la prima serie, sempre in simulcast, ebbe molto successo, che i fan hanno sperato tanto in una seconda stagione, accontentati dopo 3 anni.
Yōkai cattivo o Yōkai buono?
Ashiya ha trascorso i primi sette giorni del liceo bloccato in infermeria a causa di un “mononoke” che si era attaccato a lui. Chiede aiuto al padrone di una piccola stanza da tè, il Mononokean. Abeno, il padrone del Mononokean, ha il compito di guidare gli Yōkai verso l’altro mondo e Ashiya lo aiuterà in ogni avventura. In questo nuovo arco, iniziano ad arrivare richieste anche da parte di Rippo, dove Ashiya avrà un compito molto importante, affiancato da Moja. Per una serie di vicende, cominceremo a conoscere anche il passato di Ashiya Hanae.
In Mononokean L’Imbronciato, come già detto, c’è la presenza degli Yōkai, esseri per cui non abbiamo una parola italiana per identificarli. Non sono fantasmi, nè demoni, sono entità dall’aspetto mostruoso, ma anche divertente, enormi e piccoli. Non c’è un vero limite ai tipi di Yōkai che esistono, perchè gli scrittori e gli artisti ne inventano sempre di nuovi.
Mononokean L’Imbronciato II.
La seconda stagione della serie cerca di rispondere ad alcuni dei tanti interrogativi che la prima stagione ci aveva lasciato. Il passato di Ashiya ci viene messo un pò più in luce, anche se dopo la fine dell’ultima puntata, le domande sono ancora molte. Nonostante ciò, sono riusciti a rendere il finale come una conclusione o per lo meno come una pausa.
La versione manga differisce in alcuni punti rispetto all’anime, che non scriverò per ovvi motivi di spoiler.
Questo arco, e soprattutto l’ultima puntata, ci ricordano che anche gli Yōkai apparentemente “cattivi” hanno delle motivazioni comprensibili. Per di più, meritano una possibilità a continuare a vivere proprio come gli umani. Il finale è riuscito a riassumere i temi della stagione, lasciando però spazio ad altro.
Un punto sfavorevole, è stata la velocità di alcuni episodi, narrati in modo troppo sbrigativo. Ma la cosa davvero apprezzabile è che in ogni episodio si scopre sempre qualcosa di nuovo sul Mondo Nascosto, sul passato di Ashiya e su quello di Abeno.
Inoltre, con l’introduzione di nuovi personaggi l’anime inizia a prendere una piega più interessante e movimentata.
Animazione e Musiche.
Lo studio di animazione è Pierrot+, che ha già lavorato per anime come Sabagebu!, Ren-kan, Magic Girl Ore. L’animazione è fatta davvero molto bene, con colori vivi ed luminosi ed è difficile vedere qualche disegno deforme. Molto simpatici, poi, sono i pesciolini Yokai per le comunicazioni e notevole il cambio e contrasto di animazione dal mondo umano al mondo nascosto.
Le musiche, molto belle e calzanti, sono a cura di Jun Ishikawa. La canzone di opening è cantata da Mono Palette., intitolata “Long Time Traveller” ed è stata la loro prima canzone per un anime. Nonostante ciò, la canzone si adatta alla perfezione al genere dell’anime.
La ending è cantata da Wolpis Carter, intitolata “1%“, è molto lenta e passa quasi inosservata.
In conclusione.
Mononokean è un anime che, per qualcuno che è abituato ad anime come Naruto o One Piece, potrebbe risultare noioso. Non ci sono combattimenti, o tante scene di suspence. Inoltre, potrebbero rimanere a bocca asciutta anche chi ama gli anime scolastici romantici. Ma è un’ottima occasione se state cercando qualcosa di diverso e unico dal solito genere scolastico.
La storia forse non è delle migliori, ma ha un’atmosfera allegra e leggera, che è piacevole da guardare per alleviare lo stress, grazie alle gag comiche. Per di più, l’assenza di fan service rende l’anime molto più godibile.