[RECENSIONE] Moonlighter

Molti sono i titoli Rouge-Like in circolazione ma in quanti ti consentono di gestire un proprio negozio dove è possibilòe vendere ciò che si ottiene lottando nei dungeon

Vestiamo i panni del giovane commerciante di nome Will, trascorri parte del tuo tempo a occuparti del tuo negozio e l’altra parte si tuffa in dungeon generati casualmente per rifornirti. Questa semplice premessa mostra inizialmente un potenziale enorme.





Moonlighter si distingue dalla concorrenza con la sua fantastica atmosfera retrò. La pixel art e la musica evocano un’estetica retrò unica senza sentirsi nostalgici, cosa rara. Sotto quella presentazione seducente troviamo una formula che offre poche ore di divertimento semplice.

Dopo aver esplorato un dungeon, possiamo tornare al negozio per vendere gli oggetti che abbiamo raccolto- un processo che richiede alcuni tentativi ed errori, dal momento che dovremmo impostare un prezzo che massimizzi i profitti mantenendo i tuoi clienti felici.




Le monete guadagnate (e alcuni materiali) possono essere utilizzate per aggiornare il proprio equipaggiamento, aiutandoti a scavare più a fondo e a raccogliere bottini più preziosi. Dopodiché, il ciclo si ripete quando sconfiggi i boss e sblocchi i dungeon con diversi temi visivi.

Mentre vengono costruite e potenziate armi e armature diverse, diventano più forti, ma generalmente tengono il passo con la crescente potenza dei nemici, quindi non ti senti molto migliorato. Inoltre, senza nuove abilità da espandere le tue opzioni, stai utilizzando le stesse mosse nel quarto dungeon che hai usato nel primo. Questo non offusca il divertimento di base del combattimento e dell’esplorazione nel momento, ma impedisce all’avventura di evolversi.

Una volta finito il dungeon golem e catalogato tutti i suoi tesori, si passa al dungeon della foresta e si ripete lo stesso processo. L’ambiente e i nemici cambiano, ma il modello resta lo stesso; combatti su tre piani e fai viaggi periodici a casa per vendere il tuo bottino. Niente puzzle, niente trucchi, solo stanze con ricompense. Alla fine di ogni dungeon, combatti contro un boss, ma anche quegli incontri dopo un pò sono simili.




Che si tratti di un serpente robot o di una palla di energia elettrica, i boss esigono poco da voi oltre ad avvicinarsi e oscillare l’arma, usando pozioni quando necessario.

Con quattro dungeon da finire (più un boss finale), la ripetizione fa sembrare Moonlighter meno simile agli altri. La storia è a malapena presente e gli elementi persistenti che legano insieme l’esperienza di gioco – come la creazione e l’espansione del negozio – hanno un impatto troppo limitato per trasmettere un soddisfacente senso di progresso.




Se guardato su una scala più piccola, il combattimento accessibile e la formula semplice rendono il gioco godibile.

 

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