Tokyo! è un film collettivo, uscito nel 2008 e che Koch Media ci ha riproposto quest’anno, composto da 3 episodi/film, non correlati tra di loro, diretti da 3 registi diversi: due francesi (Léos Carax, Michel Gondry) e un coreano (Bong Joon Ho). Ogni film è ambientato nella grande città di Tokyo, la metropoli giapponese è vista con 3 sguardi diversi a seconda del regista. Nelle impressioni che seguiranno potrebbero essere presenti degli spoiler.
- Interior Design.
Impressioni: Dal film si capisce che mentre il ragazzo Akira, riesce in qualche modo ad affermarsi nel mondo del cinema, Hiroko invece cerca ancora il suo spazio nel mondo. Il suo unico desiderio è di poter essere utile per qualcuno, arrivando a trasformarsi in una sedia di legno, di cui si prende cura un ragazzo, dando così senso alla sua vita.
2. Merde.
Trama: Merde (termine francese per “merda”) è il nome dato a un’inquietante “creatura” che abita le fogne di Tokyo la quale emerge, vestita di un abito verde, dalla tana sotterranea dove abita per attaccare gli ignari abitanti del luogo in modi sempre più sfrontati e terrificanti, rubando sigarette, soldi e fiori di cui si ciba.
Impressioni: L’aspetto fisico del protagonista di questo episodio disturba non poco, con un occhio bianco, capelli e barba rossa, unghia lunghe, vestito di verde e privo di ragione, gira per Tokyo, creando scompiglio indisturbatamente. Probabilmente lo scopo del regista era proprio quello di disturbare lo spettatore. Inoltre, per tutta la durata del cortometraggio si parla in 4 lingue: francese, inglese, giapponese e quella del protagonista (compresa solo da 3 persone in tutto il mondo). Sembra inoltre essere presente una presa in giro per le Breaking News e per tutto l’aspetto mediatico, che sconvolgono le notizie, con spettacolo e paura.
Trama: Uno hikikomori, che non lascia la sua abitazione da dieci anni, mantiene ll suo unico contatto con il mondo esterno attraverso il suo telefono, con il quale soddisfa ogni necessità, tra cui il mangiare, ordinando spesso pizze a domicilio, sistemando e conservando meticolosamente i cartoni all’interno del suo piccolo appartamento. Un giorno però, la sua pizza gli viene portata da una giovane e bella ragazza che attira l’attenzione dello hikikomori.
Impressioni: L’ultimo film tratta un tema molto delicato, lo hikikomori, ovvero l’isolamento delle persone dalla vita sociale ed ad ogni sconvolgimento della reclusione del protagonista, Tokyo viene scossa dal terremoto. Alla fine del film, ritroviamo l’intera città rinchiusa nelle proprie abitazioni, stanca di rapportarsi con la vita. Curioso è l’inserimento di spiragli di luce, all’inizio, nella casa dello hikikomori, che entra tramite una finestra oppure anche quando il protagonista decide di uscire di casa e viene inondato di luce.
Il filo conduttore.
Tutti e tre gli episodi, nonostante non siano collegati tra loro, hanno un filo conduttore, oltre ad essere accomunati dallo scenario, Tokyo. I tre registi sembrano concentrarsi tutti sulla stessa idea centrale: la paura e il senso di isolamento che provoca il grande agglomerato urbano, che per assurdo ci fa sentire soli, nonostante la presenza di migliaia di persone. Solitudine e spaesamento sono i protagonisti di questi film, provocati dalla modernità, dalla paura di affrontare la vita di tutti i giorni. I due registi che riescono di più in questo tema sono Gondry e Bong Joon-ho, che mettono in scena le crisi di identità, il desiderio di trovare il proprio spazio in un mondo (città) affollato, il voler fuggire e rintanarsi in casa per evitare i contatti.
Caratteristiche DVD.
Durata: 108 minuti
Formato Video: 16:9
Audio: Italiano e Giapponese
Sottotitoli: Italiano
Numero dischi: 2 (uno con i tre episodi e il secondo con 93 minuti di extra con Backstage e interviste ai registi)