[Recensione] TurboKid

Nato come cortometraggio, T is for Turbo è disponibile in Home Vision in versione estesa: preparatevi a un’ora e mezza di azione, combattimenti e splatter con TurboKid!




La Terra è stata devastata dalle piogge acide, i pochi sopravvissuti lottano tra loro per l’acqua potabile, nessuno usa più le auto e tutti si muovono in bici. In questo mondo orribile vive un ragazzo senza nome e senza genitori che in sella alla sua Bmx saccheggia tutto ciò che può per scambiarlo per acqua e fumetti del suo idolo: Turbo Rider. Il ragazzo è un solitario che vive di espedienti e ricordi, totalmente isolato dal mondo. Ma a sconvolgergli la vita ci penserà Apple, una bellissima ragazza incontrata per caso. I due dovranno fronteggiare il cattivo Zeus, un sadico contornato di scagnozzi pronti a tutto che controlla il territorio, gestendone le risorse…

Un mondo post-apocalittico

Il mondo di Turbo Kid è un ipotetico mondo del futuro (siamo nel 1997) devastato da una guerra nucleare: le piogge acide hanno danneggiato sia la flora che la fauna e l’acqua è per lo più imbevibile. In questo clima di instabilità e paura i superstiti sono costretti a razionare le scorte, comprate barattando le cianfrusaglie trovate nelle discariche a cielo aperto che gli esseri umani hanno lasciato durante i loro spostamenti.

La terra su cui vive il ragazzo, che sembra non possedere una identità, confina coi territori dei Robot, crudeli e programmati per uccidere, e dei ribelli, uniti dal leader, il tiranno Zeus. Quest’uomo è l’unico in grado di fornire acqua potabile agli esseri umani, ma solo in seguito si scoprirà il modus operandi della sua macchina speciale.




Un film per i nostalgici

Il contrasto tra la tecnologia di Zeus e quella del ragazzo è evidente: da un lato si hanno robot d’avanguardia e macchinari per l’estrazione di acqua, dall’altro mangiacassette, nastri e biciclette retrò. L’idea di creare un futuro post apocalittico nel passato intriga gli spettatori più adulti, che rivedono negli anni 80-90 la propria infanzia o gioventù.

Anche il concetto di robot evoca il contesto fantascientifico caratteristico dei due decenni, che vedono negli androidi il futuro della tecnologia.

Cosa non si fa per amicizia?

La vita del ragazzo procede ogni giorno in maniera monotona: solo e senza legami, si sveglia, va in bici fino alla discarica per poi scambiare i rottami trovati con acqua e fumetti del suo eroe preferito. Ma la comparsa di una ragazza apparentemente pazza cambia drasticamente la vita del giovane, che finirà per improvvisarsi eroe pur di salvare la vita della sua nuova e unica amica.

In una landa desolata e senza valori, dove sopravvivere significa anche perdere parte della propria umanità, l’amicizia è tutto ciò che distingue l’umano dal robotico, Turbo Kid da Zeus. Apple, sotto certi aspetti, venendo salvata dal ragazzo lo ha salvato a sua volta, perché gli ha insegnato la differenza tra vivere e sopravvivere.

Un capolavoro dello splatter?

Turbo Kid è il classico film per amanti del genere splatter: mani amputate, budella fuori posto, cadaveri decomposti disseminati lungo le strade e torture non possono certo mancare! L’abbondanza di sangue, unita alla presenza talvolta irrealistica di scene con amputazioni, rende però la pellicola poco digeribile per coloro che, attratti dalla trama intrigante, non tollerano le scene cruente.

In compenso, la trama accattivante, basata su una ricerca nostalgica del vecchio millennio, la presenza di numerosi e sconvolgenti colpi di scena e la crescita del protagonista rendono Turbo Kid un “truculento romanzo di formazione”.

Making Of

Il Dvd di Turbo Kid presenta due contenuti extra: Il trailer del film e il Making of, ovvero un approfondimento sulla pellicola.




All’interno del video extra verrà raccontata la storia della pellicola e da come il corto sia divenuto film, la scelta degli attori e tante altre curiosità sulle riprese e sugli effetti speciali. Poiché il contenuto è colmo di spoiler, la sua visione è consigliata alla fine del film.

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