[RECENSIONE] Uma Musume: Pretty Derby

Uma Musume: Pretty Derby, conosciuto semplicemente come Uma Musume, nasce come manga nel 2016, nell’inverno 2018 ne è uscito l’adattamento in versione animata, gestito dalla P.A. Works, famosa anche per Another e Angel Beats. Il genere oltre ad essere sportivo, è anche ecchi.

E’ stato anche annunciato l’omonimo videogioco, sviluppato dalla Cygames, in uscita nel 2018.

TRAMA.

In un mondo dove, insieme agli umani, vivono delle ragazze per metà cavallo che presentano orecchie e coda di cavallo, con la passione per la corsa. Assistiamo alle imprese di Special Week, una ragazza cavallo di campagna, con il grande sogno di diventare la migliore in tutto il Giappone. Verrà poi affiancata anche da un allenatore, che deciderà di accompagnarla in questo viaggio, e da molte sue amiche.

Tutto questo mentre si ritrova in città, a frequentare una scuola specializzata per le ragazze cavallo come lei, vedendosi sempre più vicina a coronare il suo sogno.





PERSONAGGI.





PERCHÉ GUARDARLO…

Uma Musume parte con un concetto di base molto strano, una ragazza cavallo che corre per diventare la migliore, ma non per questo vuol dire che sia brutto.

Ogni personaggio è unico, sia fisicamente che caratterialmente, questo anche perché la serie si propone di emulare ogni tipo di cavallo presente nelle vere corse equestri, di conseguenza è davvero difficile non trovare almeno un personaggio che non piaccia.

È anche interessante vedere l’evoluzione dei personaggi, in particolare Special Week, che riescono a migliorare sia fisicamente che emotivamente, definendo un carattere unico per ogni personaggio.

Già solo il fatto che la storia cerca di simulare delle vere corse di cavalli, rende il tutto molto più godibile, anche perché le corse sono veramente ben fatte, senza contare che ogni corsa ha un enorme significato per Special Week, dando un forte impatto emotivo. Non ci si aspetterebbe altro da una serie che parla di ragazze cavallo, ma la serie ha anche un’enorme componente comica, niente di eccessivamente divertente o memorabile, ma davvero ben apprezzato.

Le canzoni sono veramente un tocco di classe, personalmente non amo il genere musicale in questione, ma devo dire che l’ho trovato azzeccato, non solo in ambito musicale, ma anche dal punto di vista della trama e della canonicità; tanto per fare un esempio, alla fine di ogni gara professionale, le prime classificate hanno l’onore di esibirsi nel palco come “idol”, ovviamente non mancheranno le scene comiche da parte della protagonista.

Le animazioni le ho veramente apprezzate, se dal punto di vista tecnico potevano prestare più attenzione, c’è da dire che lo stile mi è piaciuto molto, anche perché l’ho trovato veramente adatto, anche grazie alla sua pulizia e alla costante presenza di colori accesi, brillanti e vivaci.

Purtroppo la serie non eccelle particolarmente, sebbene abbia parlato positivamente dei personaggi, della componente comica, ecc.… sfortunatamente la serie pecca nella sua banalità e nella trama scontata. L’unica cosa che ho ben apprezzato della trama è il background della protagonista che giustifica la sua voglia di eccellere, per il resto mi sarei aspettato più risvolti inaspettati, dato che si ripetono i soliti cliché del genere, ovvero il protagonista che, essendo già bravo nello sport riesce ad eccellere solo grazie agli amici ed allenandosi duramente.

Nonostante ciò considero Uma Musume un anime comunque da guardare, che senza molte premesse,  soprattutto per la trama scontata, è riuscito a farsi valere, consigliato agli appassionati del genere sportivo, che magari vogliono vedere qualcosa di diverso rispetto ai classici canoni del genere e a chi cerca qualche anime da guardare per passare il tempo.



Exit mobile version