Qual è l’impatto di Internet sulle nuove (e vecchie) generazioni? Scopriamolo con Youtopia, un crudo ritratto della società odierna.
Matilda è una ragazza introversa di 18 anni che si fa pagare per mostrarsi nuda sul web. Vive in una situazione economica complicata a causa della disoccupazione della madre Laura, che sta perdendo la casa nella quale vivono con la nonna. In questo quadro fosco, l’unica via di fuga sembra essere per la giovane protagonista un videogioco chiamato Landing. È lì che il suo avatar incontra qualcuno che, pur essendo virtuale, si rivelerà fondamentale nell’architettura della sua vita.
Gli MMORPG come strumento di fuga dalla realtà
I Massively Multiplayer Online Role-Playing Games, ovvero giochi di ruolo dove più giocatori interagiscono tramite internet con il proprio avatar, rappresentano una fetta importante della vita della protagonista. In Landing la giovane Matilda può essere ciò che desidera e vivere la vita che le è stata ostacolata dalle precarie condizioni economiche della madre. Lei è sola, eppure può diventare parte di qualcosa semplicemente connettendosi al server del gioco.
Sotto questo punto di vista, il gaming assume un’aurea salvifica, poiché ricorda alla giovane protagonista cosa significa essere giovani e, soprattutto, cosa significa essere umani. Costretta a vendersi online per poter aiutare la madre a saldare i propri debiti, solamente in Landing sarà trattata con la dignità che spetta a un essere umano e solo in game potrà trovare tutto ciò di cui necessita un’adolescente: amici fidati, una valvola di sfogo dai problemi quotidiani, un “fidanzatino” in grado di elargire consigli.
Il lato Oscuro di Internet
In Youtopia Internet non sarà adoperato solo per il gaming online: Matilda lo userà sia per i suoi spettacoli che per vendersi sul deep web. Sotto questo aspetto, internet è visto come un pozzo di oscurità, destinato a inghiottire la protagonista, nutrendosi dei suoi desideri e delle sue piccole ambizioni. Questa oscurità è rappresentata dalla figura di Ernesto, un adulto che solo in apparenza è marito e padre modello: amante delle giovani donne, non disdegna le prostitute, ma, al contrario, ne è cliente assiduo.
Ernesto e Matilda sono destinati a incontrarsi più volte durante la pellicola, poiché deciderà di rispondere all’annuncio della ragazza e di comprarla sul deep web. A rendere ancora più cruda e triste la vicenda è la necessità di vendersi per salvare la casa della nonna, in contrasto con le paure e le vere intenzioni della ragazza.
Un contrasto generazionale
In Youtopia vi è uno scontro tra tre diverse generazioni: quella di Matilda, quella della madre e di Ernesto e quella della nonna. Questo scontro viene descritto senza indorature, rendendo ancora più reale e tragica la narrazione: non vi sono tratti romanzati né coincidenze che trasportano lo spettatore verso un finale da sogno, solamente la dura e cruda verità.
I sacrifici della nonna rischiano di svanire per colpa della madre e tutte le responsabilità sembrano ricadere sulle spalle di Matilda, costretta a crescere velocemente per poter badare a se stessa e alla famiglia. Gli adulti sembrano non rendersi conto delle proprie responsabilità, dell’impatto negativo che hanno sui giovani e dei problemi che creano loro: Laura, come Ernesto, ha contribuito a rendere invivibile il futuro delle nuove generazioni. Unico bagliore di speranza è fornito dalla nonna e dalla sua cieca fiducia nei giovani.
Un film (quasi) per tutti
Per i temi trattati, Youtopia è consigliato a un pubblico di età maggiore ai 14 anni. Ma la descrizione di una società reale e opprimente, che oscura le nuove generazioni sfruttando il loro elemento, rende il film adatto a sia un pubblico di liceali, poiché darebbe origine a importanti dibattiti coi docenti, che a un pubblico adulto, che potrebbe vedere nella pellicola un pretesto per meditare sull’impatto di internet e del suo utilizzo nelle generazioni successive.
Sebbene il film sia di per sé accattivante, nella edizione Home Video presenta il finale alternativo, molto più interessante rispetto a quello proposto dal regista.