[RECENSIONE] Grisaia no Kajitsu

 

Grisaia no kajitsu nasce da una light novel dall’omonimo titolo, disponibile su steam.

Dalla light novel è stato realizzato un adattamento nel 2014 dallo studio 8-Bit, che ricordiamo anche per aver prodotto IS (infinite stratos) e Absolute duo. L’intera serie è composta da 3 stagioni, rispettivamente Grisaia no Kajitsu, Grisaia no Meikyuu e Grisaia no Rakuen;  la seconda stagione è composta unicamente da uno special di 50 minuti che approfondisce la storia del protagonista. È stata anche annunciata la quarta stagione dell’anime in uscita per il 2018, anche se quest’ultima non seguirà le vicende dei personaggi principali.

Trama

L’accademia Mihana è un collegio che comprende solamente cinque ragazze come studentesse, tutto ciò per evitare ogni tipo di contatto col mondo esterno, anche se un giorno arriverà un ragazzo dal passato difficile di nome Yuji Kazami che, anche se inizialmente non verrà visto di buon occhio, cercherà di aiutare singolarmente tutte le ragazze del collegio , ricorrendo ogni volta a metodi estremi per guadagnarsi la loro fiducia, però ciò si rivelerà più complicato di quanto immaginasse soprattutto per il difficile passato delle studentesse che lo porterà ad utilizzare tutto ciò che aveva imparato nell’esercito.


Personaggi

 

Perché guardarlo

La seria di Grisaia presenta nella prima stagione uno schema di progressione molto semplice: 2-3 puntate per ogni ragazza; le puntate sono ingegnose e talvolta complesse, anche se non incomprensibili. Le storie ed i background di ogni singolo personaggio sono unici e talvolta commoventi, la narrazione della serie è il suo punto forte, raggiungendo il suo apice alla fine della prima stagione, con degli intrecci che verranno meglio approfonditi in seguito. Se la prima stagione sarà interamente dedicata alle studentesse dell’accademia Mihana, nelle altre due la situazione sarà totalmente ribaltata, poiché Yuji sarà il protagonista in tutto e per tutto. Infine, i disegni sono semplicemente spettacolari, uno stile grafico mai visto prima d’ora che punta tutto sulla bellezza dei paesaggi e sulla cura dei dettagli, l’intera serie è stata anche realizzata con l’uso di bande nere che conferiscono maggiore teatralità e immersione. Le uniche note dolenti sono la quasi esagerata quantità di Fan servise che spezza l’andamento dell’opera, poiché utilizzato anche dove non necessario, e l’uso di stereotipi o classici dei film riguardo gli antagonisti. Per il resto la serie di Grisaia rimane uno dei migliori thriller psicologici mai usciti, consigliatissimo a tutti gli appassionati del genere.


 

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