Uno tra i titoli di maggior successo per PlayStation VR del 2018 è senza dubbio The Persistence, un survival-horror sviluppato da Firesprite Games. Adesso c’è un’ottima notizia per tutti coloro che non hanno mai posseduto un visore per la realtà virtuale: The Persistence uscirà a maggio del 2020 per PS4, XBox One, Nintendo Switch e PC senza la necessità di usare un VR (sebbene sia possibile utilizzare il VR anche su PC, oltre che su PS4).

Abbiamo avuto l’opportunità di provare il gioco anticipatamente, in versione beta. Purtroppo non era disponibile la modalità multiplayer, che speriamo sia resa accessibile all’uscita. Da ciò che sappiamo tramite la versione PSVR del gioco, la modalità multiplayer consisterebbe nel far collegare fino a 4 giocatori, tramite un’app per smatphone, alla partita, per poter supportare (oppure no) il giocatore principale nella sua avventura, simulando un partygame. I giocatori dall’app possono spegnere o accendere luci, bloccare nemici, disinnescare trappole e altro.

Trama

The Persistence sfida te, un clone del responsabile della sicurezza, Zimri Eder, a sopravvivere a bordo di una navicella (chiamata “The Persistence“) invasa da mutanti. Sei l’ultimo sopravvissuto e il tuo scopo è quello di ripristinare le funzionalità della navicella per tornare sulla Terra. Scoprirete che un incidente spaziale ha tramutato i membri dell’equipaggio in mutanti assassini e dovrete comprendere e riparare le avarie del sistema superando minacce e trovando il modo di tornare sulla terra. Le mostruosità non sono altro che cloni costantemente reintegrati da una stampante di cloni malfunzionante. Se alcuni degli incontri con questi nemici dovessero risultare fatali, la coscienza di Zimri verrà trasferita a un nuovo corpo ospite, per prepararsi ad un nuovo tentativo.

Struttura del gioco

Il gioco mette a dura prova la pazienza del giocatore. L’astronave coloniale possiede una macrostruttura con configurazione automatica, in grado di alterare la propria architettura interna. Ciò è avvenuto a causa del suo catastrofico malfunzionamento. Dopo il risveglio in un nuovo corpo clonato o dopo essersi teletrasportati tra i ponti, la struttura della navicella cambierà ogni volta. Ogni spedizione sulla The Persistence sarà unica, con una struttura differente e vari oggetti e attrezzature da raccogliere e potenziare. Quindi ogni partita sarà diversa dalle precedenti, ma la distanza dal punto di rigenerazione a quello di completamento del livello resterà sempre la stessa. Molto utile sarà consultare le mappe (ben fatte) che si trovano in diversi posti della navicella.

Per completare il gioco ci vorranno circa 7 ore. Al termine della campagna principale si potrà sbloccare la modalità sopravvivenza che renderà le partite nettamente più ostiche.
Bisognerà evitare il più possibile il contatto diretto con le creature. Dai primi minuti di gioco si apprenderà la possibilità di uccidere in modo furtivo. Stare accovacciati e muoversi lentamente per non farsi sentire, permetterà di ottenere un’uccisione senza farsi notare e rischiare di perdere vita.

The Persistence 1

Equipaggiamento

L’arma principale è una pistola che permette di risucchiare le cellule staminali dei nemici, una risorsa fondamentale per incrementare le nostre statistiche. Se utilizzata alle spalle dei mutanti, permette un’uccisione molto semplice e rapida. Nonostante la letalità in una situazione stealth, quest’arma è poco efficace nel combattimento frontale. Inoltre, abbiamo uno scudo energetico che permette di parare qualsiasi colpo e, se parato l’attacco di alcuni nemici, lo scudo lascerà i mutanti privi di difese consentendo un’uccisione del tipo stealth.

Una volta acquistato un potenziamento, questo resterà perennemente attivo, permettendoci di diventare sempre più forti dopo ogni fallimento. Con alcuni gettoni, avremo l’opportunità di interagire con determinati macchinari che ci forniranno armi o equipaggiamenti regalandoci bonus di varia natura. Inoltre, sarà possibile trovare altri oggetti che fanno recuperare la vita.

Nel caso in cui lo stealth non dovesse andare come sperato, possiamo utilizzare armi corpo a corpo, esplosivi e armi da fuoco. Un fattore fondamentale del gioco sono le munizioni molto limitate, che invogliano a proseguire furtivamente.

The Persistence 2

Considerazioni

I colpi corpo a corpo risultano un po’ imprecisi e poco soddisfacenti. Il design del gioco non è innovativo: di navicelle in questo stile ne abbiamo già viste e riviste. Tuttavia, la grafica è eccellente e gli effetti di luce sono ben gestiti. Il doppiaggio in inglese è ottimo e gli effetti sonori rendono ogni situazione sempre più tesa. Quando si cammina nei cunicoli si sentono passi all’esterno o movimenti dietro l’angolo. Alcuni nemici molto inquietanti camminano a quattro zampe e spesso è possibile sentirli passare proprio dietro di te. Gli Jumpscares sono sempre dietro l’angolo e la musica continua ad incutere ansia, soprattutto ai tipi più sensibili.

Nel caso di un PC poco performante, nelle impostazioni, possiamo trovare la maggior parte delle modifiche per la qualità video. È possibile cambiare la sensibilità del mouse e i tasti associati della tastiera. Quindi, sul piano delle impostazioni, c’è tutto il necessario.

Il nostro parere è che The Persistence è un roguelike un po’ imperfetto ma, per chi ama il genere, molto attraente sul piano del gameplay. Sicuramente rendedo di più con VR ma anche senza può risultare molto immersivo. Non sarà un horror rivoluzionario, ma si vive un’atmosfera che lascia un ricordo unico nei giocatori.

The Persistence 3

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